Lo storage in cloud è una salvezza, sono rientrato da Las Vegas pochi giorni fa, ed è la prima volta che affronto un viaggio all’estero senza portare con me una chiavetta USB o un Hard Disk, avevo tutto in cloud.
Non meno di pochi anni fa, avere dispositivo per memorizzare i contenuti più utilizzati per lavoro o diletto era obbligatorio, non esistevano altri sistemi, o quanto meno non erano alla portati di tutti.
Il mondo dello storage in cloud era agli albori e come tutte le nuove tecnologie, i costi per accedere, molti onerosi.
Le connessioni Internet inoltre, il vero collo di bottiglia per questo genere di servizio, non garantivano velocità adeguate, per trasferire contenuti di pochi mega, erano necessari diversi minuti con connessioni ADSL per non parlare delle connessioni mobile: lente, costose e con limitazioni nel volume di traffico mensile: qualche centinaia o decina di megabyte.
Oggi noi tutti abbiamo uno smartphone con connessione Internet ad alta velocità e molti giga di traffico disponibili: trasferire contenuti è diventato semplice, ed immediato.
Con la grande quantità di dati che produciamo ogni giorno, con la marea di foto, file, documenti e quant’altro che ognuno di noi porta con sé però, abbiamo bisogno sempre di più spazio per l’archiviazione.
Ogni volta che sostituiamo il nostro smartphone, tendiamo a selezionare i nuovi dispositivi con maggior spazio di archiviazione: 32, 64, 128, 256, 500 gigabyte; ma il futuro sembra indicare la via dello storage in cloud.
Quali sono i pro e contro di questi servizi in cloud?
Sono davvero sicuri?
Per prima cosa chiariamo cosa sono questi servizi.
Il più famoso è probabilmente Google Drive, fornito gratuitamente dalla Big G al momento della registrazione di un account, oppure iCloud, se utilizzi dispositivi Apple.
In questo spazio, così come in molti altri spazi di archiviazione online come Dropbox o OneDrive, potete caricare i vostri file da qualunque dispositivo connesso, e recuperare gli stessi file da un altro dispositivo sempre connesso con il nostro account.
Ne esistono di gratuiti – con spazio limitato – e servizi a pagamento, dedicati a chi necessita di un maggiore spazio di archiviazione, ma in ogni caso il punto di forza di questi servizi è la velocità di accesso e la possibilità di caricare qualunque file da ogni dispositivo, da ogni parte del mondo.
Inoltre, i servizi di storage in cloud garantiscono la reperibilità del file sempre e comunque, evitando così di dover effettuare più copie dei file, in diversi hard disk, per evitare la perdita di tutti i dati in caso di rottura del supporto di archiviazione.
Ovviamente se dobbiamo usare uno storage in cloud per lavoro o per una piccola azienda sarà bene affidarsi a servizi di cloud hosting aziendali, mentre se lo usiamo solo per scopi personali, ad esempio per salvare le foto, va benissimo un semplice Drive o Dropbox.
I servizi di storage in cloud sono ottimi anche per effettuare il backup dello smartphone, i servizi cloud o FTP si appoggiano a server remoti, gestiti appunto dalla società che fornisce il servizio.
È a questo punto che sorge il problema: quanto sicuri sono questi server?
Possiamo fidarci ad inserire i nostri dati e file, anche personali, in questi sistemi?
I file contenuti nei server vengono criptati all’arrivo, ma il problema di privacy può sorgere durante la trasmissione dei dati o addirittura lato client, ovvero sul nostro computer o dispositivo.
Proprio per questo esistono dei software che permettono la cifratura dei file prima dell’invio al server del servizio di storage, in modo da garantirci una doppia protezione. Inoltre per ogni servizio di cloud che usiamo – nonostante garantiscano un sistema di sicurezza eccellente – scegliamo una password diversa per ogni account possibilmente generata in modo casuale.
Non dimentichiamo che per trasferire i file dal nostro dispositivo al server è consigliato usare una connessione sicura ed evitare reti non protette come i Wi-Fi pubblici. In questo caso possiamo aumentare la protezione della nostra rete attraverso una private virtual network più nota come VPN.
Una VPN è uno strumento molto utile per garantirci il massimo della sicurezza mentre navighiamo: la VPN infatti ci renderà invisibili ad attacchi hacker e altre infiltrazioni o perdite di dati.
Per concludere, diciamo sicuramente che i servizi di salvataggio in cloud sono efficienti, veloci e ci fanno risparmiare spazio e soldi. Con qualche accorgimento verso la sicurezza, possiamo garantirci anche la protezione dei nostri dati e dispositivi.